Dax: Il Giocatore vol.2 by Nana Malone

Dax: Il Giocatore vol.2 by Nana Malone

autore:Nana Malone [Malone, Nana]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 978-88-553-1273-8
editore: Hope Edizioni


Capitolo 14

Quella contro i Denver fu una vittoria risicata (quattordici a tredici), ma pur sempre una vittoria. Un’altra partita in cui la differenza fu fatta da un calcio piazzato all’ultimo minuto. Questa volta a loro vantaggio. Era solo la terza vittoria della stagione, e avevano ancora parecchia strada da fare, ma l’atmosfera all’interno della squadra stava cambiando. Persino il coach era contento. E da quando era arrivato, Dax non l’aveva mai visto contento, quel tipo.

Non solo la squadra aveva giocato al meglio, ma Dax aveva fatto una delle sue partite migliori, e questo voleva dire che la stampa voleva parlare con lui. Voleva dire dargliela a intendere. Nello stile Coulter.

Asha lo aspettava fuori dalla sala stampa. Lei era energia pura. Lui non riuscì trattenere un sorriso spontaneo. Doveva stare calmo, o qualcuno si sarebbe accorto che era un po’ troppo ossessionato dal sorriso di lei.

Fai finta di niente.

«Ottimo lavoro oggi. Ho parlato un po’ con i giornalisti per cercare di capire le domande che ti vorranno fare, e guidarli nella direzione che vogliamo noi» gli disse rapida, prima di dargli un elenco di giornalisti selezionati da cui andare. «Da’ risposte brevi, e dirette al punto. Sorridi, ma senza esagerare. Se ti chiedono le opinioni o le reazioni della famiglia…»

«Farò quello che faccio di solito, cioè dirò che chiedano direttamente a loro» concluse Dax.

Lei aggrottò le ciglia. «Cosa? No. Darebbe l’impressione che tu sia rancoroso e altezzoso.» Asha fece un piccolo sbuffo, e poi allungò la mano per togliergli un pelucco dalla camicia. «Spiega che, anche se non parli a nome della tua famiglia, tu sei contento di quello che sei riuscito a fare oggi, e che tu speri che ci saranno altre partite come questa. Non cercare di ignorare le domande che ti faranno, ma cerca di formulare le risposte in modo che l’attenzione sia su di te e sul tuo ruolo nella squadra. La squadra è ciò su cui sei concentrato, e quando si parla delle tue prestazioni, quello che conta più di tutto sono le opinioni della squadra. Intesi?»

«Penso di sì» le rispose annuendo.

Si allungò verso di lui e lo afferrò saldamente per le spalle, e per mezzo secondo lui pensò che si sarebbe alzata in punta di piedi per dargli un bacio. Aveva il cuore che gli batteva forte, e sentiva il sangue che gli scorreva nelle vene. Voleva che lei lo baciasse, voleva sentire la pressione delle sue labbra morbide e carnose sulle sue. Invece lei lo fissò negli occhi come se stesse cercando qualcosa, poi lo lasciò andare, sussurrandogli: «Buona fortuna.»

Fu preso da una profonda delusione. «Grazie.»

Dopo una partita giocata così bene, fu sicuramente più facile essere gentile e carino con i giornalisti. Non cadde nelle trappole che alcuni di loro gli tesero, senza per questo perdere il suo fascino. Riuscì perfino a scambiare alcune battutine con uno dei giornalisti. Per la prima volta, uscì dalla stanza dimostrando sicurezza sulle sue prestazioni, sia in campo che fuori.

Dopo la partita alcuni degli atleti avevano in programma di uscire a festeggiare.



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